MI DECIDO – SCEGLIERE CON PROTAGONISMO

Romanzo formativo per potenziare la narrazione

(di Massimo Ravasi – orientatore, counselor, coach, motivatore ed esperto di dinamiche di gruppo. Svolge attività di orientamento, motivazione e valorizzazione delle risorse personali, team building e coaching sia nelle scuole che presso altre realtà. Lo scopo che si propone è attivare e motivare giovani e adulti nei confronti dei propri progetti di studio, professionali e di vita, supportandoli nella definizione degli obiettivi e delle risorse da mettere in campo, sia attraverso percorsi di gruppo che consulenze individuali).

Mi Decido rappresenta un esperimento rispetto alla pratica dell’orientare.
E’ stato definito come un romanzo di formazione. La definizione di questo genere è: “Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l’integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall’interno.” (cfr Wikipedia).

Sebbene il libro racconti le vicende di un ragazzino di 13 anni che vive il suo ultimo anno delle scuole medie e proprio per questo si trova di fronte alla scelta della scuola futura, tuttavia il tema trasversale è quello del processo di scelta: da quella più semplice, apparentemente, di quale posto scegliere in classe, a quella più complessa di scegliere ciò che si sente essere importante nella propria vita. Il romanzo rappresenta un esperimento perché vuole facilitare, non solo la narrazione interiore che nasce spontaneamente dalla lettura dei dialoghi fra Marco e gli amici, fra Marco e gli insegnanti, fra Marco e i suoi genitori, ma anche la narrazione di gruppo fra chi legge il libro.

Per promuovere il dialogo di gruppo si possono utilizzare le schede di approfondimento che riprendono il sottotesto di ogni capitolo:

  • La motivazione personale
  • L’approfondimento dei propri sogni e desideri, delle emozioni che ci smuovono ad agire
  • i punti di forza, ma anche delle aree di miglioramento
  • Cosa si sia fatto e non si sia fatto per determinare una scelta
  • I valori e di quale importanza rivestano nelle proprie decisioni
  • La passione
  • Gli elementi da osservare, analizzare e valutare nel processo di scelta

Il binomio orientamento e narrazione  basa la sua efficacia sul fatto che narrare significa “dare forma al disordine delle esperienze” (Umberto Eco, 1993, Sei passeggiate nei boschi narrativi, Milano, Bompiani), tanto più in una realtà definita VUCA come la nostra: volatile, incerta, complessa e ambigua, e che, come afferma Daniel Taylor, “ognuno è il prodotto delle storie che ha ascoltato, vissuto e anche di quelle che non ha vissuto”. (Daniel Taylor, 1999, Le storie ci prendono per mano, Piacenza, Frassinelli). Proprio per questo nel romanzo si è cercato di tratteggiare la quotidianità e di evidenziare come proprio il presente sia ricco di momenti che rappresentano già un passaggio al campo delle possibilità future.  Riprendendo Sharmer “il passato è necessario ma non sufficiente. Le sfide dirompenti richiedono altro: rallentare, fermarci, percepire le maggiori forze del cambiamento, lasciando andare il passato e permettendo al futuro di emergere.” (Sharmer, Teoria a U, ed. Guerrini, 2018)

Il romanzo può essere facilmente tradotto in laboratori esperienziali attivanti rispetto alle tematiche che vengono affrontate. Vediamone un esempio concreto prendendo a riferimento alcune frasi dell’incipit:

“Primo giorno di scuola. Ho fatto il conto e con questo è l’undicesimo primo giorno di scuola da quando sono entrato nel sistema di istruzione italiana……….. Un anno di passaggio, ha detto lo zio domenica in pizzeria. Ho voluto annotare le sue parole………..Comunque la citazione esatta è: «Se tornassi indietro vivrei l’ultimo anno delle medie diversamente. Se non avessi fatto l’asino mi si sarebbero aperte le porte del ginnasio, come per quell’avvocato di mio fratello, pace all’anima sua…».

Il primo giorno di scuola c’è la corsa ai posti. Io ho fatto con calma perché volevo vivermi con trionfo l’entrata in classe e provare lo stesso brivido di quando si gioca d’azzardo: l’ultimo banco libero sarebbe stato il mio………………………..Per ora non c’è altro da fare che stare fermi e ascoltare la professoressa di italiano. Parla così lentamente che quasi mi scappa uno sbadiglio, ma lo trattengo. La professoressa di italiano fa una predica, quasi un sermone direbbe la catechista, sull’impegnarsi al massimo. «Studiate fin da subito, ragazzi, e non perdetevi in stupidaggini. …………………………………………….. ………………………………………………………………………Le restanti ore i professori presentano gli argomenti del programma. Tutti sottolineano come l’ultimo anno delle medie sia allo stesso tempo un traguardo ma anche un punto di partenza.

Ho scritto alcune delle frasi dei professori. La perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo, quindi approfittate di quest’anno per capire quale potrebbe essere la vostra strada futura (Professore di matematica)

L’attività di approfondimento che viene proposta, a fine di questo capitolo, è un primo esercizio di auto-orientamento: viene chiesto ai ragazzi di scegliere una frase che riveli qualcosa riguardo alla propria motivazione rispetto all’anno che sta cominciando; ad ogni studente si può dare l’intero elenco delle frasi oppure le frasi possono essere sparse fra i banchi: in questo secondo caso si stimola un’attivazione sensoriale maggiore. I ragazzi saranno costretti a camminare fra i banchi, stare in piedi, leggere con attenzione, in altre parole assumere una postura tipica di chi si trova ad auto-orientarsi. Potrebbero sembrare minimalismi, ma in realtà è proprio questa la pratica che va interiorizzata: attivarsi, svegliarsi, guardarsi attorno, osservare, raccogliere informazioni, valutare interiormente, mettere in ordine, dare appunto ordine al disordine.

Alcuni esempi delle 40 frasi proposte:

  1. «Mantieni la calma e vai avanti – Keep Calm and Carry On» (Slogan prodotto dal governo britannico nel 1939 agli albori della Seconda guerra mondiale e ripreso nel nostro millennio).
  2. «Chi osa vince – Who Dares Wins» (Motto dello Special Air Service).
  3. «Impossible is nothing!» (Slogan dell’Adidas).
  4. «Just Do It» (Slogan della Nike).
  5. «Yes we can! – Sì, possiamo!» (Slogan della campagna elettorale 2008 di Barack Obama).

Il romanzo lo si può scaricare gratuitamente; basta iscriversi al sito della Ericksonlive: https://www.ericksonlive.it/catalogo/didattica/educazione/mi-decido/

Oppure acquistarlo in forma cartacea scrivendo a  live@erickson.it o telefonando allo 0461 950690.

Le schede di approfondimento sono scaricabili dal medesimo sito, e per chi volesse ne è stata fatta anche una versione ipub e audiolibro dal Cilp di Feltre info@libroparlato.org; l’autore è a disposizione per confronti, momenti formativi e eventuali incontri: massimo_ravasi@msn.com